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Ivan Gennaro Gattuso, inizia a giocare a calci(o) nel Perugia, salvo poi scappare dal ritiro (e venendo per questo denunciato) per tentare l'avventura Scozzese con i Rangers, "a Perugia non beccavo neppure una lira, qui mi sono sistemato per tutta la vita" dirà intervistato dalla Gazzetta. Tornerà in Italia dopo un paio d'anni, alla Salernitana. Il resto della storia lo conosciamo bene.
Giocatore di temperamento, leader, combattente, lottatore. E ancora, generoso, un esempio per i compagni, duro ma leale, gladiatore, guerrigliero ma corretto, schietto ma educato.
Peccato che se Gattuso giocasse con un'altra maglia e non con quellalà (tuttattaccato) avrebbe con tutta probabilità giocato un terzo delle partite della sua carriera di calci(atore).
In Italia il nostro combattente gentiluomo ha giocato ben 243 partite con la maglia del milanello, in 9 stagioni, per un totale di 18192 minuti giocati, venendo ammonito 52 volte, maturando una media di 5,7 cartellini gialli a stagione. Tutto ciò contornato da due sole espulsioni, entrambe per somma di ammonizioni e mai un rosso diretto. Dati alla mano, per un centrocampista, è un andamento quasi perfetto.
Confrontando il nostro Gentiluomo con ad esempio un giocatore del Cagliari, Andrea Conti, presenze col Cagliari 206 in 7 stagioni, per un totale di 16956 minuti giocati ed è stato ammonito 83 volte, con la media di quasi 12 ammonizioni a stagione. In poche parole il doppio di Gennaro G.
In Europa il nostro Ivan ha collezionato 79 presenza, rimediando 28 ammonizioni. Un giallo ogni 2,8 partite. In Ita(g)lia un giallo ogni 4,67 partite.
A voi le conclusioni.
Ci chiediamo cosa debba fare il calabrese per essere almeno ammonito...mandare a fare in culo l'arbitro???
Snake.
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